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Opera bestiale

Ovvero la compagnia degli animali cantanti
Informazioni sull'opera:

Musiche di Aldo Tarabella
Libretto di Antonella Caruzzi
Pupazzi di Francesco Tullio Altan
Scene di Patrizia Mugnai

Scherzo musicale per quintetto strumentale, pianoforte, puppets e cantanti

Parodia d’opera, tra vizi e virtù del mondo del melodramma, cinque animali, improbabili aspiranti cantanti,
trascinano il pubblico con ironia e divertimento nella costruzione di una vera e propria “opera bestiale”. Protagonisti dell’operina sono il Gallo-tenore, la Gallina, che della notte è regina, l’Oca del Cairo, il Tacchino e il Maiale Pasquale. Partner d’eccezione il disegnatore e amico ALTAN nei disegni dei cinque animali cantanti.

I puppets sono disegnati ironicamente dall’arguta matita di Francesco Tullio Altan, famoso vignettista e fantastico disegnatore di animali divenuti amici di ogni bimbo, ricordiamo fra tutti la cagnolina Pimpa.

Questo spettacolo a carattere didattico e divulgativo è dedicato ai bambini, ai giovani, alle scuole ed in generale al nuovo pubblico che vuole avvicinarsi all’universo musicale. Gli adulti potranno attraverso gli animali cantanti, trovare un nuovo stimolo visivo ed emotivo per essere veri educatori ed aiutare i più piccoli a percorrere quel sentiero fantastico rappresentato dal mondo dell’opera lirica.

Aldo Tarabella continua così il proprio percorso di ricerca, con un approfondimento del rapporto tra il cantante lirico ed il teatro di figura. Riprende una via che fu per la Compagnia di grande successo attraverso l’allestimento della favola in musica di Hänsel e Gretel di Humperdinck, produzione che ha contato solo in Italia più di 30.000 piccoli spettatori.
Allora si trattava per il cantante di dare la voce ad un personaggio sempre e comunque di fisionomia umana. Oggi, con Opera Bestiale, l’interprete è chiamato a rendere credibile un pupazzo nelle vesti divertenti e grottesche di “animale”.

Successivamente è nata nel 2015 una versione dove gli interpreti hanno vestito direttamente il costume di animale, fornendo così una valida e divertente alternativa alla versione originale.

SCUOLA DI MUSICA DI FIESOLE, classe di arte scenica.

Il libretto

Dal grande portone di un teatro d’opera vengono letteralmente buttati fuori, come “sacchi di patate” un gallo, una gallina, un tacchino, un’oca, un maiale: loro vorrebbero cantare ma nessuno li vuole. La loro audizione è andata decisamente male… Quando mai si sono visti animali sulla scena? Addirittura con la pretesa di cantare poi… I cinque, avviliti, si lamentano della loro situazione: “animali senza dignità, buoni solo per l’arrosto o per il brodo”.

Sono decisi e risoluti… Troveranno la forza e le capacità di creare un’opera tutta per loro.

Dopo le dovute presentazioni vocali tra di loro, il gruppo decide infine, con l’opposizione del gallo, che vuole cantare un’opera seria, di mettere in scena un’opera buffa. Ma dev’essere una storia d’amore, un amore contrastato…
E chi contrasterà tale amore? Naturalmente un tutore.

Nascono così, scena dopo scena, musica e parole di una storia che ripropone situazioni tipiche dell’opera buffa, in un esilarante mescolarsi della personalità e dei desideri dei personaggi che di volta in volta gallo e gallina, oca e tacchino e fanalino di coda un po’ sprovveduto, il maiale, sono chiamati a interpretare.

Questa parodia dei vizi, capricci e virtù dell’artista in palcoscenico riprende nello stile del divertissement i noti trattati di Benedetto Marcello “Il Teatro alla moda” e di Gaetano Donizetti “Convenienze teatrali”.