Informazioni sull'opera:
Organico strumentale:
Flauto, Oboe, Clarinetto, Fagotto
Pianoforte
Archi
Personaggi:
Uberto: basso
Serpina: soprano
Vespone: mimo e baritono
La serva padrona, il servo padrone è la proposta per una serata eclettica, originale. Una divertente continuazione di una storia che si evolve nel tempo attraverso i due atti unici, quasi una soap-opera…
Nell’opera di Giovan Battista Pergolesi, l’intermezzo si conclude con il trionfo di Serpina, che scala un gradino sociale, facendosi “di serva, padrona” ma non può non rimanere la forte curiosità di sapere come continuerà la vita nella casa di Uberto, suo novello sposo.
Forse questo è stato uno dei motivi che hanno spinto Aldo Tarabella a congegnare un omaggio al più celebre degli intermezzi settecenteschi, assumendolo come antefatto del suo “Servo padrone”, titolo che risulta essere l’ideale continuazione dell’opera di Pergolesi “La serva padrona” appunto.
Il Servo Padrone è costruito su un libretto strutturato anch’esso ad arie e recitativi, che drammaturgicamente evolve i fatti con inevitabili colpi di scena che riguardano i soliti tre personaggi: Uberto, padrone ma schiavo della giovane moglie Serpina, non più serva e il Servo muto Vespone, complice della nuova padrona di casa…quasi padrone egli stesso, tanto che questo nuovo status gli restituisce perfino la voce. Che cosa farà mai il potere all’uomo…?
Uberto è schiavo di Serpina o ne è padrone? E Serpina è veramente diventata la vera padrona di casa?
Solamente l’esecuzione del “ Servo padrone” saprà esaudire la vostra curiosità.
Il progetto, dopo gli importanti successi nei festival di Ravello Musica e al Mittelfest di Cividale del Friuli, nonché in altri Enti di tradizione e Sinfonici italiani, è oggi divenuto un prodotto per l’estero, quasi come una bandiera della forma dell’intermezzo comico all’italiana.