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Appunti di viaggio

Avevo deciso di fare il compositore, non avevo dubbi. Una scelta da adulto, dopo tanti anni di impegno musicale: dalle prime note su una piccola fisarmonica a gruppi pop progressive.  Sapevo che avrei incontrato tante difficoltà…

Ero stato ammesso alla classe di composizione al Conservatorio di Firenze ma nello stesso tempo frequentavo dei corsi di teatro, di danza e di mimo. Mi interessavo del rapporto tra gesto, movimento, ritmo e suono e il mio interesse era sempre più rivolto verso il palcoscenico, inteso come spazio multidisciplinare dove le varie arti del cantare, danzare e recitare si fondevano insieme.

Il primo passo verso il teatro e la musica avvenne in occasione dell’incontro con la famiglia di Sergio Tofano, drammaturgo, disegnatore, attore che aveva creato, forse, l’ultima maschera del teatro italiano: il Signor Bonaventura, con le strisce a fumetti sulla prima pagina del Corrierino dei Piccoli.

Riordinai i vecchi materiali tratti dalle sei commedie musicali dedicate al Signor Bonaventura che, dalle pagine stampate era approdato nei teatri italiani con enorme successo. Fu una vera svolta e un momento di crescita nella mia formazione come futuro compositore per il teatro. Lavorando con Gilberto Tofano, infinito maestro e profondo amico, mi si aprì il mondo della Commedia dell’Arte, delle maschere; nacque in me un grande amore per Arlecchino, Pulcinella e Colombina, poi Goldoni e un tuffo nell’Europa, in particolare l’incontro con Kurt Weil e Bertold Brecht. In quegli anni, presi coscienza che la mia casa naturale sarebbe stato Il Piccolo Teatro di Milano, diretto da Giorgio Strehler; ebbi fortuna.

Iniziò così la mia collaborazione stabile con il Piccolo Teatro e con essa nacquero musiche per altrettanti spettacoli, mentre mi si aprivano vie parallele nel cinema con Nikita Michalkov e nella danza, con il coreografo Micha Van Hoeche.

Mantenevo, senza forse rendermi conto, il mio forte interesse per tutte le arti espressive dello spettacolo. L’opera fu però l’attrazione fatale che ancora oggi mi accompagna, sia come compositore che come regista del repertorio lirico.